Lectio divina - Teofilo in cammino

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Lectio divina

 


La “scala” della Lectio divina

La Lectio divina è il metodo tradizionale per pregare con la Parola di Dio, codificata nel XI secolo da Giulio II, monaco certosino, nel suo scritto Scala claustralium. Infatti questa “scala” è composta da quattro scalini, che salendo dalla terra, raggiunge il cielo: Lettura, Meditazione, Preghiera e Contemplazione.

Lettura. Cerco di comprendere veramente il testo, non fermandomi ad una prima lettura superficiale, cercando di scoprire ciò che il testo dice in sé, magari facendomi aiutare da qualcuno, o da un commento.

Meditazione. Dopo aver capito ciò che è scritto, cerco di comprendere cosa Dio vuole dirmi per mezzo di questo testo. Cerco di unire il testo alla vita, alla mia esistenza presente.

Preghiera. Dopo aver capito ciò che è scritto e ciò che questo significa per me, la lettura si trasforma in preghiera, e dialogo con il Signore, come si parla ad un amico.

Contemplazione. Dopo aver capito ciò che è scritto, ciò che questo significa per me, e dopo aver dialogato con il Signore, rimango in sua compagnia, potendo vedere la vita e il mondo in modo diverso, come li vede lui.



Praticamente…

Mi preparo alla preghiera, mettendomi in una posizione comoda, e invoco lo Spirito Santo. Forse può essere utile decidere quanto tempo deve durare la mia preghiera: può essere solo dieci minuti o più di un’ora, ma è importante restare fedeli al tempo stabilito, sia che la preghiera sia piacevole o difficoltosa.

Leggo e rileggo il testo, cercando di capirne il significato, i vari passaggi, i personaggi, le azioni, i luoghi, le parole… Se necessario, mi aiuto con un commento, un dizionario, o quello che ritengo utile.

Cerco di attualizzare il messaggio del testo, concentrandomi su cosa esso dice alla mia vita, magari fermandomi in particolare su alcune parole o frasi, e cercando collegamenti con la situazione di oggi e con altri testi biblici.

Chiudo la bibbia, i commenti, e tutto quello che ho davanti, e comincio a pregare, dialogando con il Signore. Posso cominciare condividendo con lui quello che ho scoperto nella preghiera fino a quel momento, e arrivando a formulare un impegno da provare a mettere in pratica nella mia vita.

Quando le parole finiscono e la preghiera diventa un guardarsi negli occhi reciproco con Dio, gusto questa sensazione, in silenzio.

Concludo la mia preghiera con un Padre nostro.

Mi chiedo velocemente come è andata la mia preghiera, se ho seguito il metodo, se ho trovato difficoltà, quali frutti ho trovato… per poter migliorare la prossima volta.



Per approfondire:

Scrivimi e forse ti risponderò


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