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Tempo di Quaresima: preghiera, digiuno e carità

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Pubblicato da in Tempi liturgici ·
Tags: quaresimapreghieradigiunocarità


Quaresima è un termine che proviene dal latino «quadrigèsima (dies)» e significa «quarantesimo (giorno)». Indica infatti il tempo liturgico di quaranta giorni che precede la Pasqua, e che comincia con il Mercoledì delle Ceneri e si prolunga per 6 settimane.



Tempo battesimale e penitenziale

Non si sa esattamente quando e dove sia nata la Quaresima, ma la ritroviamo, quasi identica ad oggi, già nel IV secolo, strutturata nel periodo di quaranta giorni, e caratterizzata dalla preparazione dei catecumeni che avrebbero ricevuto il battesimo la notte di pasqua e dalla riconciliazione dei peccatori la mattina del giovedì santo.

Infatti battesimo e penitenza sono i «misteri» propri della Quaresima. Cristo ci ha radicalmente trasformati, cioè convertiti, riconciliati col Padre e tra noi, inserendoci nel suo mistero pasquale con il battesimo. La penitenza, il sacramento della riconciliazione, è fondata sulla stessa realtà battesimale e diventa per i battezzati peccatori il «secondo laborioso battesimo».

La riforma liturgica post-conciliare ha orientato il tempo quaresimale in senso battesimale. Quello che potrebbe sembrare un residuato arcaico di pratiche ascetiche d’altri tempi, è in realtà il tempo di una viva esperienza della partecipazione al mistero pasquale di Cristo. L’accento non è posto sulle pratiche ascetiche, ma sull’azione purificatrice e santificatrice del Signore.



Mercoledì delle Ceneri

L’inizio solenne della Quaresima è il Mercoledì delle Ceneri, caratterizzato da due elementi: il digiuno e l’imposizione delle ceneri. Questo, assieme al Venerdì Santo, sono gli unici giorni in cui è obbligatorio per ogni cristiano fare penitenza, osservando l’astinenza e il digiuno.

L’imposizione delle ceneri risale all’epoca della penitenza pubblica: i peccatori, all’inizio della Quaresima, indossando un abito penitenziale, si presentavano al vescovo, venivano cosparsi di cenere e ricevevano l’opera penitenziale da compiere. Seguiva poi l’espulsione dalla Chiesa. I pubblici penitenti venivano riconciliati al mattino del giovedì santo per poter partecipare all’eucaristia pasquale.

Anche oggi attraverso il segno della cenere i fedeli sono invitati ad entrare nel tempo destinato alla purificazione interiore, riconoscendosi peccatori davanti a Dio e sperando che egli sia misericordioso.



Le letture quaresimali

Nelle cinque domeniche precedenti la Settimana santa, vengono letti quindici brani biblici.

I Domenica
  • Genesi 2,7-9; 3,1-7: La creazione dei progenitori e il loro peccato
  • Romani 5,12-19: Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia
  • Matteo 4,1-11: Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato

II Domenica
  • Genesi 12,1-4a: Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio
  • 2 Timoteo 1,8b-10: Dio ci chiama e ci illumina
  • Matteo 17,1-9: Il suo volto brillò come il sole (Trasfigurazione)

III Domenica
  • Esodo 17,3-7: Dacci acqua da bere
  • Romani 5,1-2.5-8: L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato
  • Giovanni 4,5-42: Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna (Samaritana)

IV Domenica
  • 1 Samuele 16,1b.6-7.10-13a: Davide è consacrato con l’unzione re d’Israele
  • Efesini 5,8-14: Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà
  • Giovanni 9,1-41: Andò, si lavò e tornò che ci vedeva (Cieco nato)

V Domenica
  • Ezechiele 37,12-14: Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete
  • Romani 8,8-11: Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi
  • Giovanni 11,1-45: Io sono la risurrezione e la vita (Risurrezione di Lazzaro)

Le letture dell’Antico Testamento presentano la storia della salvezza e l’appello profetico alla conversione e al pentimento. L’epistole del Nuovo Testamento sono scelte per prolungarne il messaggio, mostrandone la profondità e preparando all’ascolto del vangelo.

I vangeli delle due prime domeniche, in tutti e tre i cicli annuali (A, B e C), sono sempre concentrati su Gesù tentato nel deserto e trasfigurato sul monte. Le altre tre domeniche, in questo anno A, riprendono il tema battesimale dell’antico Lezionario romano: l’incontro di Gesù con la samaritana, la guarigione del cieco nato e la risurrezione di Lazzaro. Ciascuno di questi tre grandi temi caratterizza tutto il formulario della Messa del giorno.

Il lezionario feriale è molto vario nella scelta delle pericopi. Nelle prime tre settimane, senza un particolare ordine sistematico, sono presentati i grandi temi quaresimali: la carità, la preghiera, il digiuno, il perdono, il servizio, l’umiltà ecc. I testi dell’AT sono sempre in relazione al vangelo. Nelle due ultime settimane, con la lettura discontinua del vangelo di Giovanni (capitoli da 4 a 11), la tematica s’incentra sulla persona di Cristo, sulle sue parole e sulle sue opere che ne manifestano la divinità. Le discussioni con i giudei e la loro crescente opposizione e incredulità conducono alla condanna di Gesù alla morte in croce. La scelta di questi testi di Giovanni, abbinati a quelli dell’AT che presentano la figura del giusto perseguitato, orientano i fedeli a celebrare la passione del Signore.



La spiritualità quaresimale

La vita spirituale, in questo tempo, si nutre di elementi tipicamente pasquali, battesimali, penitenziali ed ecclesiali. Così diventa il «tempo favorevole» per la riscoperta e l’approfondimento dell’autentico discepolato, scuola di purificazione e di illuminazione.

I mezzi suggeriti per la pratica quaresimale sono semplici: preghiera, digiuno e carità. Per questo la pastorale deve essere creativa per aiutare i cristiani a vivere questi tre mezzi adattandoli alla sensibilità dell’uomo contemporaneo mediante iniziative che, senza distrarre dalla natura e dallo scopo proprio di questo tempo liturgico, aiutino i fedeli a vivere il battesimo in dimensione individuale e comunitaria e a celebrare con più autenticità la pasqua.



Buon cammino


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