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Lectio su Luca 2,16-21: Meditandole nel suo cuore (Maria SS.ma Madre di Dio)

Teofilo in cammino
Pubblicato da in Lectio divina ·
Tags: lectiovangelonatalefamiglia


LETTURA

Testo (Luca 2,16-21)

In quel tempo, [i pastori] 16 andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18 Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20 I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. 21 Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.



Comprensione del testo

v. 19
custodiva tutte queste cose
In Gen 37,11 e Dn 7,28 una formulazione analoga indica che il depositario della rivelazione la conserva per l’avvenire. Qui Luca sottolinea la meditazione di Maria sui fatti il cui senso sarà manifesto solo nella rivelazione pasquale.

meditandole
Il verbo qui usato significa letteralmente «mettere insieme» e «avvicinare le parti». Allude a un confronto che cerca di afferrare il significato esatto di una parola o di un segno, cioè di stabilire la retta interpretazione.

cuore
Nella Bibbia il cuore è la sede di tutta la vita intima dell’uomo: il pensiero, la memoria, i sentimenti, le decisioni.



MEDITAZIONE

Interpretazione del testo

v. 16
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia.
I pastori comprendono che l’annuncio dell’angelo (v. 12) ha un riscontro nella realtà. Si mettono in cammino, senza indugio, affrettandosi. La fretta è un espediente letterario che caratterizza il cammino i coloro che avvertono l’interrompere della vicinanza di Dio. Sono spinti dal presentimento che Dio sta per farsi sentire. L’affrettarsi è una grande disponibilità alla Parola. È un piccolo Esodo, che si realizza nel trovare il bambino, e «averlo visto».

v. 17
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
I pastori sono i primi che condividono la Parola di Dio, i primi «missionari» tu tutto il NT. Esprimono la loro riconoscenza, ma anche la propria gratitudine per questa straordinaria esperienza.

v. 18
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
Gli ascoltatori di questo messaggio di Dio donato ai pastori, e da loro trasmesso, si stupiscono. Il verbo «stupirsi» è molto frequente nel vangelo di Luca: indica quell’interrogativo che l’azione di Dio suscita in modo inaspettato nella vita dell’uomo. È lo stato d’animo di chi è raggiunto improvvisamente dalla presenza di Dio: la rivelazione condivisa dei pastori illumina lo sguardo dei presenti, che vedono il bambino in una luce diversa. I pastori diventano prefigurazione e paradigma di ascolto e condivisione della Parola di Dio. Avendo fatto l’esperienza iniziale della fede, hanno capito ed accolto, possono ora comunicarla agli altri. In fondo non ci viene detto chi sono «tutti quelli che udivano»: siamo tutti noi, i lettori di oggi e di ogni tempo.

v. 19
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
Il primo atteggiamento di Maria è descritto dal verbo «custodire», che può essere inteso anche come «tenere insieme,ricordare, conservare», è coniugato all’imperfetto: è un’azione cominciata ad un certo punto, ma che non si esaurisce, che dura nel tempo. È lo stile continuo di Maria, che conserva gli eventi e le parole di Dio nel proprio cuore.

Il secondo atteggiamento con il verbo «meditare», che però si potrebbe rendere meglio con «mettere a confronto». Maria è quella che interpreta la Parola, o che continuamente la indaga in cerca di significato. Forse la Vergine non ha compreso immediatamente il significato della nascita di Gesù solo in base all’annuncio dell’angelo. Forse ha avuto bisogno di un cammino lento e profondo degli eventi che vivrà nella sua vita vicina al Figlio.
 
La Parola di Dio deve essere conservata, custodita, perché è destinata a crescere e a realizzarsi in un cuore che ascolta. Proprio per questo Maria è modello di ogni discepolo, che si incammina dietro al Salvatore, per imparare e comprendere sempre meglio. La maturità della fede, arriverà per lei, come per tutti i discepoli, solo dopo la Risurrezione.

Solo allora, la Parola che ha custodito e meditato per tutta la vita, sarà compresa appieno.

v. 20
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
I pastori partono dalla scena del racconto. Avendo compiuto il ruolo prefigurato di avvertire l’imminenza della presenza di Dio e di aver verificato la veracità della Parola di Dio, comunicata loro dall’angelo, prima di scomparire, i pastori glorificano Dio. Tornano, come noi, alla vita quotidiana, ma trasformati dall’incontro con il Salvatore.

v. 21
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
La circoncisione indica l’appartenenza al popolo di Israele. Ma Luca dà più importanza al «nome». Il nome di Dio non può che essere Gesù, «Dio salva».



Applicazione alla mia vita

Il Signore chiama anche me oggi a un piccolo esodo. Sono invitato a visitare la natività, a contemplare il bambino Gesù. Anche a me hai annunciato continuamente in questi giorni che è nato il Salvatore, che è nato per tutti il Salvatore, che è nato «per me» il Salvatore, e ora mi chiedi di condividere la gioia di questa scoperta con gli altri.

Ma per farlo devo prendere esempio da Maria. Il primo atteggiamento in cui devo crescere è la «custodia» della Parola. Non basta accoglierla, farla entrare in me, ma è necessario non farla uscite dal mio cuore. Questo mi permette di «meditarla», capirla sempre di più, perché mi permette di imparare da essa, sempre di più. Solo così sarò capace di condividere la tua gioia con chiunque troverò sulla mia strada.



PREGHIERA

  • Signore, i pastori mi insegnano che…
  • Signore, Maria mi insegna che…
  • Aiutami a…



CONTEMPLAZIONE


Gusto, senza più bisogno di parole, la presenza di Dio.
Cerco di vedere me stesso e il mondo come li vede lui.


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