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Il Tempo Ordinario (Seconda parte)

Teofilo in cammino
Pubblicato da in Tempi liturgici ·
Tags: tempiliturgici
 


Alla fine della lunga, e forse troppo caotica introduzione, che trovate in: Il Tempo Ordinario (Prima parte… per adesso), dicevamo che il «tempo ordinario» è il tempo del «discepolato», e abbiamo accennato di come in questo tempo la chiesa sia chiamata a vivere la quotidianità del suo rapporto con il Cristo. Il tempo ordinario dell’anno liturgico è formato da 34 settimane, divise in due periodi separati: il primo dal Battesimo del Signore (domenica dopo l’Epifania) al Mercoledì delle Ceneri (inizio della Quaresima); il secondo periodo da Pentecoste a Cristo Re.

Nella scelta delle letture, il Lezionario domenicale fa la scelta della «lettura semicontinua» dei vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca). Si leggono così grandi parti dei vangeli, in forma continua, un passo dopo l’altro, una pagina dopo l’altra. Nell’anno A si legge Matteo, nell’anno B Marco, nell’anno C Luca. In ogni anno l’assemblea liturgica si confronta con il volto del suo Signore secondo la pluralità di tratti e sguardi che ogni evangelista ci ha trasmesso. Infatti «questa lettura segue il successivo svolgersi della vita e della predicazione del Signore, secondo l’orientamento dottrinale proprio di ogni Vangelo» (Ordinamento delle letture della messa, 105).

«Il mistero di Cristo, che celebriamo nel suo culmine nel Triduo pasquale della passione, sepoltura e risurrezione del Signore, non è una realtà “circoscrivibile” a questi eventi, ma riguarda l’intera vita di Gesù e ne costituisce il senso. Il Signore infatti ha vissuto la sua donazione e la sua obbedienza al Padre non solo sul Calvario, ma in ogni suo gesto e in ogni sua parola. Per questo noi celebriamo il mistero di Cristo che dona la sua vita per l’umanità nella celebrazione della Pasqua, ma lo celebriamo anche nel Tempo ordinario, quando nei brani evangelici siamo posti davanti al suo “camminare” sulle strade del mondo, la sua opera di liberazione dalla malattia e dalla morte, il suo annuncio della buona novella. Anche questo è celebrazione del mistero di Cristo, al quale la Chiesa e i singoli credenti devono lasciarsi conformare» (Matteo Ferrari, Fedeltà nel Tempo. La spiritualità dell’anno liturgico, EDB, Bologna 2010, p. 79).

La centralità del Vangelo nella Liturgia della Parola domenicale è rafforzata anche dal fatto che la prima lettura, tratta dall’Antico Testamento, è scelta per adattarsi tematicamente proprio ad esso. Si genera quindi un rapporto di promessa/compimento tra l’Antico e il Nuovo Testamento che sottolinea anche l’unità della Scrittura. Per la seconda lettura viene invece fatta una scelta diversa, preferendo anche qui una lettura semicontinua delle Lettere di Paolo, a cui si aggiunge la Lettera di Giacomo e la Lettera agli Ebrei.

Anche nei giorni feriali, il tempo ordinario segue il criterio della lettura semincontinua della Bibbia. Si leggono ogni anno i tre vangeli sinottici: Marco (settimane 1-9), Matteo (settimane 10-22), Luca (settimane 23-24). Per la prima lettura, il Lezionario è strutturato in due anni (pari e dispari), dando così la possibilità di leggere  una buona parte dell’AT e degli altri testi del NT.

Così strutturata, la proposta dei testi usati nel tempo ordinario, fanno della Liturgia della Parola una grande «scuola di formazione» per i singoli cristiani e per le comunità intere. Viene sottolineata ancora più fortemente la dimensione di una Chiesa in cammino guidata dalla Parola di Dio. Di giorno in giorno, e di domenica in domenica, ogni comunità, ogni cristiano segue il Cristo sulle strade del mondo, imparandone i gesti e gli insegnamenti… e illuminando con essi la propria vita personale.



Buon cammino


Il Tempo Ordinario (Prima parte… per adesso)

Teofilo in cammino
Pubblicato da in Tempi liturgici ·
Tags: tempiliturgiciliturgia
Nella nostra lingua il termine «ordinario» descrive qualcosa di normale, solito, consueto, comune, regolare... ed è naturalmente il contrario di «straordinario»...
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